PUPKIN KABARETT nasce da una esperienza e da un progetto di “nicchia”-off si sarebbe detto una volta- cresciuto al Teatro Miela di Trieste. E' nel febbraio del 2001, infatti, su idea di Alessandro Mizzi e Stefano Dongetti, che prende il via la prima stagione della SALA PUPKIN: uno spazio alternativo alle proposte teatrali cittadine, una via di mezzo tra il laboratorio teatrale, il localino di cabaret e altro ancora.
Il pubblico recepisce presto lo spirito nuovo e insolito della proposta e comincia a riempire la sala ogni lunedì sera. Per quasi tre anni, ogni settimana, la Sala Pupkin è l'unico luogo in città dove assistere nella stessa serata a concerti, reading, performance d'attori o danzatori, fino a tarda notte. L'ambiente particolare del Teatro Miela, e anche il suo bar, fanno il resto.
Le “ospitate” vedono succedersi sul piccolo palco della saletta Giorgio Ganzerli, Bebo Storti, Antonio Cornacchione e tanti altri. Dall'esperienza nel “ridotto” del Miela si forma progressivamente un gruppo stabile di attori e musicisti. Ad A.Mizzi e S.Dongetti si affiancano Massimo Sangermano e Laura Bussani; al duo piano-sax di Riccardo Morpurgo e Piero Purini si unisce la batteria di Luca Colussi e nasce la “Niente Band”.
Anche il carattere multimediale delle serate viene confermato dalle surreali introduzioni in video del “Trio Lamentela”. Con sorpresa degli stessi organizzatori, l'ottantina di posti disponibili nella saletta cominciano a farsi stretti e per tre stagioni, alla Sala Pupkin si alternano nello stesso spirito giovani esordienti e performers affermati, sempre di fronte a un pubblico attento, curioso e “accalcato”. Ma è nell'ultime due stagioni che ha preso progressivamente forma il PUPKIN KABARETT, se così si può dire di uno spettacolo che non ha mai perso un mood scanzonato e informale. Alla Niente Band, spina dorsale musicale delle serate, si sono aggiunti il bassista Andrea Lombardini e il fisarmonicista Stefano Bembi (abbiamo ceduto a Paolo Rossi il cartellino del fisarmonicista per un suo spettacolo). Il Trio Lamentela continua ad aprire le serate con i suoi bislacchi commenti in video attendendo “dalla platea”. Laura Bussani passa via via dai panni della presentatrice polacca Agata a quelli della anziana disagiata Armida e di altri personaggi, disegnando una galleria di “tipi” femminili contemporanei. Janko Petrovec è lo stralunato e pungente professore di sloveno, che si ostina a voler erudire il pubblico infilando una assurdità dopo l'altra. Stefano Dongetti e Alessandro Mizzi tentano di tenere le fila del nostrano tingeltangel, in assurdi duetti e in strampalati monologhi che vanno dalla satira politica a quella di costume (le poesie dialettali di Mizzi sono ormai cult). Lo svogliato servo di scena Nazareno Bassi compie ogni tanto le sue “acide” incursioni in scena, tra parodie virate in teatro dell'assurdo, mentre Massimo Sangermano continua a svelare il lato demenziale del quotidiano con improbabili rassegne stampa e frenetici assoli. Spettacolo eternamente in progress e al limite, il calderone Pupkin Kabarett esporta ogni tanto qualche sua “porzione” anche fuori dal Teatro Miela di Trieste. Ecco le nostre credenziali: - ci vantiamo di portare in scena tra i trenta e i quaranta spettacoli diversi all'anno, uno alla settimana, - in televisione non ci prenderebbero, - ospiti alla serata in onore di Paolo Rossi a Monfalcone, siamo riusciti a farlo ridere e a farci fare dei complimenti senza far uso della forza, - In una serata preNatale siamo riusciti a far suonare Jingle Bells a Vinicio Capossela, sul palco, noi con dei bengala accesi - Stefano Dongetti è stato col suo spettacolino tre o quattro volte al Teatro della Cooperativa a Milano-Niguarda, senza venire mai ricoverato nel vicino ospedale, - siamo tra i pochi comici odierni che non ridono prima del pubblico alle loro battute, -nessuno spettatore si è mai sentito male durante un nostro spettacolo, ma una donna ha partorito subito dopo una serata e la colpa era di uno di noi (ma attribuibile a qualche mese prima) - ci conoscono anche alla Sagra delle Razze a Staranzano, andate a chiedere - siamo economici - Claudio Magris è da più di un anno che dice che viene a sentire le poesie di Mizzi e non è ancora mai venuto. Paolo Rossi è stato nostro ospite al Teatro Sloveno. Nel caso, preferiamo teatri col bar.
http://www.fluido.tv
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento